sabato 31 gennaio 2009

Baciami, sole.


Oggi a Firenze c’era un sole incredibilmente affascinante. O forse era sempre il solito, ma a me sembrava il più bello che avessi mai visto. Forse perché di questi tempi si vede poco.

Insomma, io guardavo fuori dalla finestra e percepivo una luce particolare, di una intensità rara.

Mentre studiavo, pensavo tra me e me: “oggi il sole non tramonterà, questa luce non può affievolirsi pian piano per poi sparire”. Mi sentivo Carlo V, quando affermava che sul suo regno non tramontava mai il sole.

Il clima e l’atmosfera di oggi hanno contribuito a rendere significativa una giornata identica a tante altre, fatta di studio e fatica come tutte quelle che sto trascorrendo in questo periodo. Ma devo dire che c’è in tutto questo un non so che di mistico e leggendario, soprattutto quando ci si rende conto che la normalità può essere esaltante. Quando scopri di stare bene con qualche persona.

E’ una sorta di speranza che ti invade. E ti senti più caldo dentro.

Nonostante le pessime notizie che, come sempre, arrivano puntuali. Ma in giorni come questi puoi anche permetterti di far finta di niente, puoi fartele scivolare addosso come poggia. Anche se in fondo in fondo sai che prima o poi tutti i nodi vengono al pettine. Quando c’è il pettine.

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