sabato 31 gennaio 2009

Baciami, sole.


Oggi a Firenze c’era un sole incredibilmente affascinante. O forse era sempre il solito, ma a me sembrava il più bello che avessi mai visto. Forse perché di questi tempi si vede poco.

Insomma, io guardavo fuori dalla finestra e percepivo una luce particolare, di una intensità rara.

Mentre studiavo, pensavo tra me e me: “oggi il sole non tramonterà, questa luce non può affievolirsi pian piano per poi sparire”. Mi sentivo Carlo V, quando affermava che sul suo regno non tramontava mai il sole.

Il clima e l’atmosfera di oggi hanno contribuito a rendere significativa una giornata identica a tante altre, fatta di studio e fatica come tutte quelle che sto trascorrendo in questo periodo. Ma devo dire che c’è in tutto questo un non so che di mistico e leggendario, soprattutto quando ci si rende conto che la normalità può essere esaltante. Quando scopri di stare bene con qualche persona.

E’ una sorta di speranza che ti invade. E ti senti più caldo dentro.

Nonostante le pessime notizie che, come sempre, arrivano puntuali. Ma in giorni come questi puoi anche permetterti di far finta di niente, puoi fartele scivolare addosso come poggia. Anche se in fondo in fondo sai che prima o poi tutti i nodi vengono al pettine. Quando c’è il pettine.

mercoledì 28 gennaio 2009

Pronostici del 28/01/2009

Atalanta-Bologna 1 (1,75)
Cagliari-Siena 1 (1,80)
Chievo-Lecce X (3,15)
Fiorentina-Napoli 1 (1,65)
Sampdoria-Lazio X (3,20)

Moltiplicatore: 55,3

____________________

Atalanta-Bologna Primo Tempo 1 (2,45)
Caglari-Siena Primo Tempo 1 (2,55)
Fiorentina-Napoli Primo Tempo 1 (2,25)
Milan-Genoa Primo Tempo X (2,50)
Torino-Reggina 1 (1,80)

Moltiplicatore: 66


martedì 27 gennaio 2009

In memoria della Memoria

Oggi è la giornata della Memoria, istituita per non dimenticare l'olocausto.
A me le frasi fatte, i luoghi comuni, il qualunquismo non sono mai piaciuti.
Per questo non aggiungo altro. Ognuno ricordi come meglio crede.
Un'unica considerazione: non è triste pensare che sia stato necessario indire una giornata apposita per il ricordo? Non dovrebbe forse essere sempre presente nelle nostre coscienze un avvenimento del genere? L'istituzionalizzare la Memoria, secondo me, equivale a dire: segniamoci un giorno fisso sul calendario, sennò nessuno si ricorderà quello che è successo.
Propongo questo pezzo, emozionante ed evocativo.
Loro sono l'Assemblea Musicale Teatrale. La canzone si intitola Lager.


domenica 25 gennaio 2009

Pronostici del 25/01/2009

I pronostici del Cit
Quote SNAI

Siena-Atalanta X (3,00)
Lazio-Cagliari Over (1,90)
Lecce-Torino 1 (2,10)
Palermo-Udinese Over (1,85)

Moltiplicatore: 22

_________________________


Genoa-Catania Over (1,95)
Bologna-Milan Primo Tempo 2 (2,35)
Napoli-Roma Primo Tempo X (2,05)
Palermo-Udinese Primo Tempo 1 (2,45)

Moltiplicatore: 23

sabato 24 gennaio 2009

Era ora. Di libertà.


Lo dico senza mezzi termini: sono felice che circa 1000 immigrati detenuti al cpt di Lampedusa siano evasi e abbiano pacificamente manifestato per i loro diritti, la loro libertà, la loro dignità.

Il centro di permanenza temporaneo (com’è dolce e falso questo nome) è un luogo disumano a detta di tutti quelli che vi sono transitati: a fronte di una capienza di 800 posti, ce ne stanno stipati regolarmente più di 1300, con punte di 1800; le condizioni igienico-sanitarie sono pessime; le libertà fondamentali rispettate al minimo o assenti.

E’, dunque, un vero  proprio carcere, l’anticamera per il foglio di via e per l’espulsione.

Gli immigrati per me sono degli eroi: affrontano un viaggio infinito ed infernale attraverso il deserto per sfuggire a miseria e povertà dei loro paesi, dove non ci sono diritti né libertà, dove si viene incriminati, arrestati e uccisi per un nulla. Lasciano tutto: famiglia, amici, moglie e figli. Vanno verso l’ignoto. Li spinge la certezza che troveranno una situazione sicuramente migliore di quella che lasciano. Molti muoiono durante il tragitto, schiacciati dal peso del caldo, della fame, della sete, del deserto. E’ un terno al lotto.

Quando poi, dopo la traversata, mettono piede a Lampedusa, la terra promessa, vengono rinchiusi per tempi infiniti al cpt.

Loro vogliono libertà e diritti, l’Italia glieli nega.

Stamattina, quando ho sentito la notizia della rivolta, ero contento e in me si è accesa la speranza. La speranza che qualcosa cambi. Non può restare tutto sempre immobile e forse questa è l'occasione per cambiare le cose.

La manifestazione è stata pacifica, ordinata e senza scontri: ci hanno davvero dato una bella lezione, queste donne e questi uomini pieni di coraggio, al grido di “libertà, libertà!”. La gente di Lampedusa li ha applauditi, il sindaco pure.

Dopo, sono tornati spontaneamente al centro di detenzione: enorme segnale, questo, di umanità e civiltà. un’altra bella lezione per tutti quelli che hanno paura dell’uomo nero. Volevano solo avere visibilità, denunciare la situazione cui sono costretti, urlare la loro voglia di vivere dignitosamente. Non hanno tentato di scappare (del resto, scappare da un’isoletta minuscola come Lampedusa è praticamente impossibile); non hanno creato disordini (come probabilmente qualcuno sperava, per accusarli e screditarli); non hanno rubato niente nè stuprato nessuno (stereotipo ignobile, questo).

Volevano solo manifestare. Affinchè qualcuno si accorgesse di loro. 

Affinchè qualcuno li aiuti veramente.

martedì 20 gennaio 2009

Che Dio ce lo mandi buono

E adesso viene il bello.

Obama si è finalmente insediato ed è il 44esimo presidente degli Stati Uniti d’America.

Dopo la sbornia post-elezioni, l’entusiasmo e la commozione del mondo intero per questo afro-americano che sembra il messia, adesso è il momento dei fatti.

Il discorso di insediamento non dice granchè, come sempre. Ma il suo modo di porsi al mondo, umile e fiero, è un buon segnale. La crisi economica è al suo culmine percepito, l’America si trova innanzi a sfide colossali di ogni tipo e difficoltà, in patria e all’estero: il terrorismo, le guerre, l’ecosostenibilità della terra, la coesione sociale, la scuola, la sanità.

Una folla oceanica (si pensa due milioni di persone circa) si è stipata per vederlo giurare con la mano poggiata sulla costituzione già utilizzata da Lincoln; l’emozione e la titubanza di Obama durante la pronuncia della formula, hanno dato un senso di umanità ed emozione fuori dal comune. Immagini già consegnate alla Storia.

Ora, per Obama, comincia il difficile. Ha già fatto tanto pur non avendo fatto nulla; ha ridato al mondo un concetto di speranza che sembrava svanito o sepolto sotto cumuli di politica, affari e finanza ed interessi di parte; ha elevato ad una dignità mai conosciuta prima milioni di afro-americani, che per la prima volta in vita loro, sono andati a votare con in mano non un documento d’identità ma il loro cuore. Obama è riuscito in pochi mesi a riportare in alto il concetto degli Ideali, quando tutti dicevano che ormai erano scomparsi. E’ riuscito a creare, anche grazie ad internet, una nuova comunità fatta di giovani ed emarginati, pronti ad impegnarsi per una vera causa.

E’ già tantissimo, eppure  è solo una minima percentuale. Fare il presidente degli USA non è sicuramente un mestiere come tutti gli altri: le responsabilità e gli oneri sono innumerevoli. Sta a lui svolgere il suo ruolo nel migliore dei modi per risollevare le sorti di questo nostro pianeta, oggi bistrattato sotto molteplici punti di vista. Sta a lui evitare che milioni di persone perdano il proprio lavoro e i propri risparmi. Sta a lui garantire stabilità planetaria laddove è possibile e anche laddove sembra un miraggio irraggiungibile. Potrà sembrare esagerato pensarlo, ma il presidente degli Stati Uniti è anche un po’ il presidente di tutto il mondo.

Ed è per questo che oggi il mondo assiste col fiato sospeso alla sua proclamazione, tra il timore che anche uno come lui possa fallire sotto il peso delle incombenze e la speranza che forse questo è davvero l’ultimo treno per cambiare pagina. E va preso al volo, perché non passarà più

E allora, Good luck, Mr. President.

domenica 18 gennaio 2009

Non ci siamo...

Atalanta-Inter 2 (1,70)
Cagliari-Udinese 1 (2,10)
Lecce-Genoa X (3,15)
Catania-Bologna 1 (1,90)

Moltiplicatore: 21,3

---------

Cagliari-Udinese Primo Tempo 1 (2,80)
Chievo-Napoli Primo Tempo 2 (2,90)
Lecce-Genoa Primo Tempo X (2,00)
Catania-Bologna Primo Tempo 1 (2,60)

Moltiplicatore: 42,2


NO COMMENT...
Che domenica di m...a
Atalanta-Inter 3-1
Catania-Bologna 1-2
Sono annichilito...


Pronostici del 18/1/2009

Come ogni domenica, ecco le mie due bollette sulla serie A...speriamo bene! Oggi mi sento ottimista (ecco, non lo dovevo dire, adesso mi porto sfiga da solo...)
Nel rispetto della tradizione, ne ho pensata una più abbordabile e un'altra complicatuccia, pronosticando solo i primi tempi...

Quote Snai

Atalanta-Inter 2 (1,70)
Cagliari-Udinese 1 (2,10)
Lecce-Genoa X (3,15)
Catania-Bologna 1 (1,90)

Moltiplicatore: 21,3

---------

Cagliari-Udinese Primo Tempo 1 (2,80)
Chievo-Napoli Primo Tempo 2 (2,90)
Lecce-Genoa Primo Tempo X (2,00)
Catania-Bologna Primo Tempo 1 (2,60)

Moltiplicatore: 42,2

giovedì 15 gennaio 2009

Soltanto un giornalista


Ho appena finito di vedere una puntata di “La storia siamo noi” dedicata  a Giuseppe Fava, giornalista catanese ucciso dalla mafia il 5 Gennaio 1984.

Ho le lacrime agli occhi ed una rabbia dentro incredibile.

Sono sospeso tra lo sdegno e l’orgoglio di essere catanese. Contrasto paradossale.

Splendida una frase di Fava: “La condizione esistenziale del siciliano è eternamente sospesa tra l’infelicità e la speranza”.

mercoledì 14 gennaio 2009

Intendiamoci: sicuramente non era la nostra partita e non potevamo pretendere di portare a casa il risultato pieno. Però potevamo almeno provarci.
Ho visto una squadra molle e demotivata. Confesso che da questa partita mi aspettavo qualcosa in più dal mio Catania. E invece siamo stati timidi ed impacciati fin dal primo minuto. Come purtroppo accade quasi sempre lontano dal Massimino.
Adesso urge grande concentrazione sul campionato. Sbagliando si impare e l'esperienza insegna: negli ultimi due campionati di Seria A abbiamo sempre chiuso il girone d'andata in ottima posizione, strappando applausi e complimenti da chiunque; poi, al girone di ritorno, il tracollo. Con relativo finale thrilling e salvezza all'ultima giornata. Penso che gli infartuati negli ultimi due anni non si siano più contati. E vabbè che "soffrire sempre mollare mai", ma un pò di tranquillità a volte ti salva le coronarie! Eccheccazzo.

martedì 13 gennaio 2009

Arieccolo...


Ci risiamo. E questa è già la nona volta. Il Grande Fratello è uno dei programmi che più mi infastidisce e innervosisce. Si, lo so che ci sono cose ben più serie a cui pensare, ma tutta l’eco che suscita questo reality show proprio non mi va giù. E quest’anno la situazione sembra essere (se possibile) peggiore a tutte le precedenti. E’ il solito intruglio di volgarità, finti buoni sentimenti ed una mania di protagonismo che non ha confini. E poi tutti sempre ad urlare: urlano i concorrenti quando la Marcuzzi li chiama, urla la Marcuzzi quando rispondono. Come se volessero farsi notare di più di quanto già non facciano.

E poi che tristezza vedere i genitori che piangono quando i loro pargoli varcano per la prima volta la soglia di casa: si commuovono e snocciolano singhiozzanti stupide frasi fatte, sempre quelle, del tipo: siamo orgogliosi di te, sei fortissimo, vai tranquillo…- Come se l’obiettivo da realizzare nella vita fosse riuscire a partecipare al grande fratello, come se i genitori sognassero solo quel percorso per la prole…

Io davvero non capisco…

Tra l’altro i concorrenti sembrano sempre uguali, scelti con lo stampino: per la maggior parte sono o bamboline sexy senza cervello o machi tutti muscoli che fanno i playboy.

In più, quest’anno, ecco le mosse acchiappa-ascolti: un cieco, un ex clandestino arrivato in gommone e l’hostess precaria dell’Alitalia. E non mi si venga a dire che è un modo per parlare e far scoprire problematiche e figure sociali altrimenti insabbiate, che è un modo per porre all’attenzione del grande pubblico i loro problemi e le loro istanze, perché scommetto tutto me stesso che non cambierà assolutamente nulla ed anzi verranno stereotipati e ridicolizzati.

Ah, comunque ieri sera in contemporanea al grande fratello, su rete4 davano Shining. Un capolavoro imperdibile La scelta tra i due programmi era fin troppo facile. Quasi un insulto chiamarla scelta.

 Meno male che c’è Kubrick.

domenica 11 gennaio 2009

Ricordando Faber


Sono già passati dieci anni da quando è morto De Andrè. Io avevo quindici anni e conoscevo le sue canzoni grazie ai miei genitori; poi cominicia a interessarmi alla sua musica, ai suoi testi, alle sue poesie. Penso che sia stata una persona unica, sotto molti punti di vista. Adesso prendo la chitarra e suono qualche sua canzone, per ricordarlo.
Ciao, Fabrizio.

Domenica disastrosa

Visto che oggi è domenica, cominciamo subito con un argomento scontato: il calcio.
L'inter ha pareggiato in casa contro il Cagliari; il Catania ha perso a Napoli; le mie scommesse alla SNAI sono andate un disastro.
Direi che può bastare, non c'è niente da aggiungere.
Meno male che domani è lunedì (il che è tutto dire).

Presentazione del blog

Il chioschetto è un luogo familiare, dove si incontrano sempre persone diverse.
Ci puoi trovare veramente di tutto...gente di qualsiasi estrazione sociale, di ogni cultura ed etnia, di ogni età. Il chioschetto è un luogo dove si può parlare di tutto, in maniera spensierata ma seria, disincantata ma consapevole...è un luogo di passaggio, dove poter condividere momenti piacevoli o accesse e animate discussioni: politica, sport, poesia, cultura...e chi più ne ha più ne metta!
Al chioschetto ci si può sfogare, si può dire ciò che si vuole, ma sempre con educazione e rispettando tutti.
Io il mio chioschetto me lo immagino ad Acitrezza, al tramonto, a due passi dal mare, con un filo di vento piacevole e l'Etna a far da scenografia, col suo eterno pennacchio di flebile fumo a ricordare  a tutti che c'è.
Venghino, signori, venghino...il chioschetto vi aspetta!